Mantova e Cesena sono due squadre italiane con storie calcistiche molto differenti, ma che sul campo di gioco fanno trasparire tutto l'equilibrio che le accomuna. Scopriamo insieme le radici e i traguardi raggiunti nel corso della loro carriera.
Il Mantova Calcio ha origini risalenti al 1906, quando Ardiccio Modena e Guglielmo Reggiani fondarono il Mantua Football Club. Nel 1911, le due realtà locali si fusero nell'Associazione Mantovana del Calcio, che divenne presto l'Associazione Calcio Mantova (ACM). Nei primi anni '20, il Mantova competé con successo in Prima Categoria, ma attraversò periodi di anonimato e problemi economici. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il club oscillò tra Serie B e Serie C, con un momento di svolta negli anni '50 grazie all'allenatore Edmondo Fabbri. Tra il 1956 e il 1961, il Mantova scalò rapidamente le categorie, raggiungendo la Serie A. Dopo due retrocessioni consecutive nel 1973, il club visse un lungo periodo di difficoltà, culminato nel fallimento del 1994. Rinato tra i dilettanti, il Mantova tornò in Serie B nel 2005 sotto la guida di Mimmo Di Carlo.
Fondato nel 1940 come Società Sportiva Dilettantistica Pieve di Cesena, il Cesena ha navigato tra serie minori fino al 1968, quando finalmente raggiunse la Serie C. Negli anni '70, sotto la guida dell'ambizioso presidente Igor Campedelli, il club conobbe il suo periodo d'oro: nel 1973 ottenne la promozione in Serie B, seguita da un'incredibile scalata che culminò nella storica promozione in Serie A nel 1973/74, guidata dall'allenatore Giovanni De Prà. Il debutto nella massima serie fu trionfale, con il Cesena che si affermò come una forza temibile, grazie anche al talento di giocatori come Pietro Fanna e Massimo Boninsegna. Negli anni successivi, però, il club ha oscillato tra Serie B e Serie C, con alcune parentesi in Serie A negli anni '90 e nel 2010.